Draghi di un altro mondo

Decisamente il fiume è la via di fuga migliore, salire sulla cresta ti renderebbe troppo esposta e i draghi potrebbero vederti.

Scendi con attenzione verso valle, il bosco continua ad essere molto fitto, ma questo ti fa gioco: procedi aggrappandoti da un tronco all'altro per non rischiare di scivolare. D'un tratto ti rendi conto che il fiume deve essere ormai vicino, la vegetazione del sottobosco è sempre più ricca di felci ed equiseti. Eccolo! Senti lo scrosciare dell'acqua. Scenderai lungo la riva, la corrente ti pare eccessiva per guadarlo.

Non è molto che cammini lungo la sponda limacciosa, quando metti un piede in fallo su quella che pareva una roccia, ma si rivela un mucchio di terra fangosa. Scivoli inesorabilmente nella corrente del fiume che ti trascina via.

Quando finalmente riesci ad aggrapparti a delle canne lungo la riva il fiume ti ha già trasportata per parecchia strada. Sei tutta zuppa ma illesa. Ti guardi attorno e, in mezzo agli alberi, ti pare di scorgere una capanna.

Ti avvicini alla capanna.